Cheratectomia fotorefrattiva (PRK)
Cosa è la cheratectomia fotorefrattiva
La cheratectomia fotorefrattiva (PRK) è una procedura laser per correggere i vizi di refrazione come la miopia (fino a -8.00 D), l’ipermetropia (fino a +3.00 D) e l’astigmatismo (fino a 4.00 D). La correzione della vista con il laser ad eccimeri è diventata uno degli interventi chirurgici ambulatoriali più popolari in Europa e negli Stati Uniti. Tuttavia, questo intervento chirurgico potrebbe non essere sempre raccomandabile, quindi per avere l’idoneità è necessario un esame oculistico approfondito.
La procedura
La PRK è una tecnica in cui viene rimossa meccanicamente dal chirurgo la porzione centrale dello strato più esterno della cornea, chiamato epitelio, dopo di che lo stroma corneale sottostante viene rimodellato utilizzando il laser ad eccimeri Teneo 2. Poiché la luce laser ad eccimeri ha una lunghezza d’onda ben specifica per agire sulla sola cornea, nessun’altra parte dell’occhio viene interessata.
Nella maggior parte dei casi, viene rimosso solo il 10-20% del tessuto corneale, lasciando intatta l’integrità strutturale della cornea.
Al termine del trattamento, il chirurgo posiziona una lente a contatto morbida sull’occhio operato che sarà da mantenere per circa 4-5 giorni in modo da consentire all’epitelio corneale di guarire completamente.
La procedura viene eseguita utilizzando delle gocce anestetiche topiche e richiede circa 15-20 minuti.
Recupero dopo PRK
Entro pochi giorni dall’intervento l’epitelio si rigenera formando nuovamente uno strato protettivo.
I potenziali effetti collaterali durante questo processo di guarigione includono la sensibilità alla luce (consigliamo di indossare occhiali da sole all’aperto), l’offuscamento visivo, la secchezza oculare, il dolore.
Il paziente dovrà utilizzare colliri per gestire il dolore postoperatorio e aiutare l’occhio a guarire normalmente. Il processo di guarigione continuerà nelle settimane e nei mesi successivi e la visione potrà migliorare gradualmente. Dopo l’intervento di PRK non è consentito guidare: è quindi meglio essere accompagnati e si consiglia di stare a riposo per un paio di giorni.
Candidato per la PRK
I candidati devono avere almeno 18 anni ed essere in buona salute con prescrizioni ottiche stabili (da almeno un anno). Tuttavia, per confermare l’idoneità, è necessario un esame oculistico approfondito.
La PRK è spesso una buona alternativa per coloro che non sono idonei per la chirurgia LASIK. Ciò include i pazienti con cornee sottili o che soffrono di secchezza oculare, oppure atleti o attività professionali a rischio di contatto.